la Proposizione
⇨ la Frase Nominale
testo - pag.1
Frasi nominali con l'uso dell'ellissi frequenti nei giornali:
- «No alla Tav, 50mila in piazza a Torino corteo senza incidenti» (aggiungendo un verbo come «essere d'accordo, essere contrario» si crea una proposizione completa)
- «Ecco le tracce della prima prova» (tramite l'avverbio «ecco» la proposizione nominale è corta ed espressiva e con un contenuto evidente. L'avverbio «ecco» evoca già la frase ellittica perchè non si può collegare con il verbo in modo finito. Generalmente sostituisce la copula «c'è, ci sono»)
- «Greenpeace: «Via le armi nucleari dall'Italia» (le interiezioni nei giornali esprimono di regola le proibizioni)
- «Pericolo islamico, ondate d'immigrati » (la virgola sostituisce il verbo, collegando due frasi)
- «E sul traffico: «Ticket di ingresso? Solo per i veicoli inquinanti» (le frasi interrogative vengono accompagnate dalle risposte per diventare non solo espressive ma anche informative )
- «Evacuate un milione di persone» (si omette il verbo ausiliare)
(prof. Pisani)
lessico - pag.1
L'ellissi (dal greco elleípō, «ometto») è una figura retorica «che consiste nel sottintendere qualche elemento della frase che può essere ricavato dal contesto» (M. Dardano e P. Trifone, Grammatica italiana con nozioni di linguistica, Zanichelli 1999).
È frequente nei proverbi e nelle sentenze («A buon intenditor poche parole»).
Simile all'ellissi è la frase nominale, molto ricorrente nel linguaggio giornalistico, che consiste nella soppressione del sintagma verbale e nella trasmissione del suo contenuto e di parte delle sue funzioni a un sintagma nominale che resta presente nella frase.
Es.:
Titolo: «Maltempo al centro-sud e neve sui monti»
Sommario: «In Puglia evacuati i turisti che alloggiavano sulla costa del Gargano, frane tra Peschici e Vieste. Freddo e pioggia anche nel centro.»
(prof. Pisani)
guida - pag.1
Il linguaggo giornalistico ha delle caratteristiche sintattiche particolari che rispondono all'esigenza di suscitare l'interesse del lettore con l'impiego di parole chiave. Il modo di riportare le notizie sui giornali è legato alla richiesta di occupare meno spazio possibile sulle pagine; le notizie devono essere espressive e devono sedurre il lettore. A questo scopo intervengono le proposizioni ellittiche, soprattutto quelle nominali.
Gli articoli di giornale sono composti da frasi enunciative e la titolazione è destinata ad una lettura rapida e veloce.
Lo stile nominale nei giornali si registra:
- nel titolo
- all'inizio dell'articolo
- nei richiami in prima pagina di articoli contenuti nelle pagine successive ma si estende anche all´interno degli articoli.
Per raggiungere questo scopo nei titoli dei giornali spesso viene sottinteso il verbo principale, facendo invece largo uso dei sostantivi. Te ne sei accorto?
Nella maggior parte dei casi vengono omesse le forme del verbo «essere».
Prendiamo un esempio:
«Rapina violenta, presi tre pugili professionisti»
Per non rendere il messaggio troppo lungo ma ugualmente comprensibile, in questo caso è stata omessa la forma verbale «sono stati» --> sono stati presi.
Oppure:
«Trasporti, servizi sociali, sanità, il welfare italiano al capolinea»
In questo caso è stata omessa la forma verbale «è» «il welfare italiano è al capolinea».
(prof. Pisani)
teoria - pag.1
Il processo che porta alla trasformazione di una FRASE VERBALE in FRASE NOMINALE si chiama NOMINALIZZAZIONE.
Esso può riguardare tanto una proposizione indipendente (la frase: «il Presidente della Repubblica ha tenuto il discorso di fine anno dal Palazzo del Quirinale per gli italiani» diventa: « il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica dal Palazzo del Quirinale agli italiani)», quanto una proposizione subordinata (la frase: «il Presidente esorta affinchè si combatta contro speculazione e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali» diventa: «il Presidente esorta alla lotta contro speculazione e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali»).
Quando in un periodo prevalgono le frasi nominali si parla di STILE NOMINALE.
Esso ricorre, oltre che nel parlato, in varie tipologie di scrittura: è utilizzato nella lingua letteraria con finalità espressive e nella prosa giornalistica, burocratica e scientifica perchè conferisce brevità e immediatezza al discorso.
(prof. Pisani)
esercizi - pag.1
Esercizio n. 1 (Produzione)
Anche i proverbi sono da considerarsi produzioni parlate prive di una forma verbale coniugata per persona e tempo.
Vanno pertanto classificati con il termine di enunciato nominale:
Esempi: «Dalle stelle alle stalle» «Dalla padella nella brace» «Lontan dagli occhi lontan dal cuore» «Parenti serpenti»
Lavorando in coppia o in piccolo gruppo trova altri esempi o costruisci altre frasi nominali analoghe. Poi confronta il tuo lavoro con quello dei compagni e discutine con la guida dell'insegnante.
(prof. Pisani)
esercizi - pag.2
Esercizio n.2
Trasforma le seguenti frasi nominali in frasi verbali come nell'esempio:
- «Necessaria la ricerca di dialogo per il bene del paese» «... dobbiamo ricercare necessariamente una qualche forma di dialogo e di collaborazione per il bene di questo Pese»
- «Nave con mille clandestini verso le coste della Calabria»
- «Soluzione diplomatica possibile»
- «In manette banda di albanesi»
- «Da Londra campagna choc contro il fumo»
- «Un ministro di Hamas in Italia?»
(prof. Pisani)